Dal 2012 il parco solare italiano si è notevolmente ampliato e modificato, in quanto si stanno sempre più affermando nuovi sistemi basati su celle al Si tipo IBC e HJT, celle tandem, moduli bifacciali, sistemi ad inseguimento mono- e bi-assiale. Per la stima della produzione solare da parte di queste nuove tecnologie sono necessarie informazioni accurate non solo della componente globale, ma anche diretta e diffusa dell’irradianza solare, in quanto la produzione fotovoltaica dipende dalla quantità effettiva di energia solare che può essere intercettata dalle diverse tipologie di celle e installazioni.

Per alcune celle è anche necessario conoscere la forma spettrale dell’irradianza, poiché i diversi strati sono in grado di sfruttare porzioni diverse dello spettro solare. Informazioni dettagliate sull’irraggiamento costituiscono una base necessaria alla pianificazione della ubicazione delle nuove tecnologie di impianti fotovoltaici e alla loro valutazione prestazionale e gestione in esercizio.

Il sistema Automatic Radiative TransfEr Model for Irradiance with Satellite data (ARTEMIS) vuole fornire una stima il più accurata possibile degli spettri e dei valori integrati sulla banda solare della componente diretta normale e diffusa dell’irraggiamento solare ad una risoluzione spaziale di circa 4 km e temporale di 15’ sull’intero territorio nazionale.

Durante questa annualità, la metodologia, il cui sviluppo è iniziato negli anni precedenti e permetteva la stima in condizioni di cielo sereno, è stata affinata per ottenere quasi in tempo reale la stima di irradianza spettrale anche in presenza di nuvolosità. La metodologia sfrutta dati satellitari e numerici meteorologici forniti da varie fonti.

Per la valutazione in condizioni di cielo nuvoloso, vengono utilizzati un maggior quantitativo di dati rispetto alle condizioni di cielo sereno, come spettri di albedo e di dati caratterizzanti gli aerosol atmosferici, e richiede la descrizione della struttura verticale dell’atmosfera e delle nubi individuate attraverso il satellite geostazionario Meteosat Second Generation (MSG).

A tale scopo, sono state effettuate, e poi sfruttate nell’algoritmo, delle statistiche relative alle caratteristiche spaziali ed ottiche delle nubi, ottenute mettendo in relazione i dati di MSG e misure al suolo di nuvolosità da nefoipsometro di RSE recentemente installato a Milano. Particolare cura è stata anche dedicata all’ottimizzazione informatica del codice, affinché il tempo di calcolo della radiazione spettrale su tutta Italia non superasse i 6 minuti.

In questa annualità è stato anche arricchito il portale WebGIS SunRiSE con le mappe dell’irraggiamento diretto normale, diffuso e globale giornaliero in condizioni di cielo sereno, oltreché con le mappe delle previsioni di produzione fotovoltaica per le sette aree di mercato italiane.