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Tecnologie per la rete di trasmissione in corrente continua

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Tecnologie per la rete di trasmissione in corrente continua

Il presente rapporto descrive i principali risultati dell’analisi dello stato dell’arte delle tecnologie disponibili per lo sviluppo delle reti di trasmissione in corrente continua HVDC. In particolare si sono valutate le opportunità di trasformare linee elettriche c.a. in c.c., considerando anche le problematiche delle correnti ioniche e della caratterizzazione degli isolatori.

Nell’attuale condizione della rete italiana, viene richiesto alle linee elettriche una sempre maggiore flessibilità della capacità di trasporto con relativi incrementi di portata in corrente dei conduttori, alla luce dell’aumento di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili, caratterizzata da forti variazioni giornaliere e stagionali.

Una possibile soluzione per incrementare lo sfruttamento delle risorse rinnovabili, permettendo un efficace controllo dei transiti attivi di potenza, è data dall’integrazione nella rete di trasmissione di collegamenti in corrente continua HVDC (High Voltage Direct Current).

Alla luce di queste premesse, nello studio si è avviata la valutazione delle evoluzioni tecnologiche dei dispositivi impiegati nelle reti di trasmissione in c.c., tra i quali le stazioni di conversione, gli isolatori e le linee elettriche HVDC.

La prima parte dell’attività ha previsto un’analisi bibliografica relativa alle tecnologie di convertitori elettronici di potenza (LCC e VSC) impiegati per le connessione HVDC sia point-to-point sia multiterminali, evidenziando per quest’ultima tipologia la necessità di prevedere interruttori in c.c. per la gestione della rete in caso di guasto.

Nella seconda parte dell’attività si è evidenziato che la trasformazione di una linea elettrica in c.a. in c.c. offre delle opportunità in termini di incrementi di portata e ridondanza del collegamento: questo passaggio richiede verifiche sui franchi, campi elettici/magnetici, effetto corona e correnti ioniche, dimensionamento degli isolatori. In particolare è stato messo a punto, con il programma 3D MORGANA, il modello di linee aeree per HVDC per lo studio dell’effetto corona e delle correnti ioniche. Inoltre è stata definita la procedura di prova per caratterizzare il comportamento degli isolatori su una configurazione di prova che riproduca in scala reale la soluzione adottata per il nuovo collegamento SACOI (Collegamento Sardegna – Corsica – Italia), nell’ambito della collaborazione con il progetto europeo Best Paths.

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