Cerca nel sito per parola chiave

rapporti - Deliverable

Valutazione del comportamento a lungo termine di geosintetici con funzione di barriera a contatto con olio combustibile: determinazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche di campioni invecchiati sino a due mesi

rapporti - Deliverable

Valutazione del comportamento a lungo termine di geosintetici con funzione di barriera a contatto con olio combustibile: determinazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche di campioni invecchiati sino a due mesi

Recently updated on Aprile 7th, 2021 at 01:14 pm

Il rapporto illustra attività svolte nell’ambito del Progetto ASISGEN ("Affidabilità e Sicurezza dei Sistemi di Generazione") della Ricerca di Sistema, in particolare nell’ambito del sottoprogetto DEGRADO, che ha i seguenti obiettivi principali: • sviluppo, sperimentazione e validazione di metodologie finalizzate allo studio, alla caratterizzazione ed alla diagnosi del degrado dei materiali e dei componenti che concorrono a realizzare le infrastrutture civili degli impianti di generazione (ciminiere, torri di raffreddamento, camini, fondazioni ecc.) • sviluppo e validazione di metodologie di previsione della evoluzione nel tempo dei fenomeni di degrado di cui al punto precedente, in funzione della durata e delle specifiche condizioni di esercizio • sviluppo e validazione di metodologie di verifica mediante calcolo del comportamento statico e dinamico e della stabilità di tali infrastrutture e dei loro componenti principali • definizione e verifica di interventi di ripristino o di adeguamento strutturale per il mantenimento in esercizio delle infrastrutture civili in condizioni di sicurezza • messa a punto e validazione di metodologie di ripristino, avvalendosi anche dell’impiego di materiali innovativi. L’obiettivo finale è rendere disponibili: • metodi e strumenti efficaci di indagine – in sito e in laboratorio – per la diagnosi del degrado dei materiali • criteri affidabili di valutazione dell’integrità, ulteriore esercibilità e vita residua delle infrastrutture civili degli impianti di generazione, con il risultato di ridurre i costi di gestione di tali opere – senza pregiudizio per il livello di affidabilità e sicurezza – attraverso il prolungamento della loro vita utile di esercizio e l’ottimizzazione degli interventi di manutenzione. In particolare, nell’ambito del programma di lavoro 2001 del sottoprogetto DEGRADO, la ricerca è focalizzata sui seguenti temi: a) Valutazione del comportamento statico e dinamico del calcestruzzo b) Diagnosi del degrado del calcestruzzo con riferimento alle problematiche di fessurazione indotta dalle sollecitazioni termiche c) Materiali innovativi di rinforzo strutturale d) Tecniche innovative di indagine per la valutazione del comportamento di geosintetici in sistemi barriera

Il presente rapporto si inquadra nell’ambito della tematica di cui al punto d) e descrive le prove svolte su geosintetici, con funzioni di barriera, per valutarne il comportamento a lungo termine a contatto con olio combustibile. La sperimentazione è stata condotta su sette diversi tipi di geomembane, riproducendo in laboratorio il caso di “secondary containment” per serbatoi di olio in centrali termoelettriche. Dai campioni di geomembrane sottoposti a prova sono stati ricavati provini di forma quadrata, dalle dimensioni di circa 700 mm per 700 mm, i cui bordi sono stati risvoltati per circa 100 mm e saldati in modo da formare un contenitore dal quale il gasolio, posto a contatto con la geomembrana, non potesse fuoriuscire. E’ previsto che le geomembrane in prova siano poste a contatto con il gasolio per un tempo massimo di otto mesi, durante i quali il livello del gasolio sovrastante la geomembrana è mantenuto costante ad una altezza pari a circa 40 mm. Le prove, i cui risultati sono illustrati nel documento, state eseguite sia su campioni non sottoposti all’azione del gasolio (campioni vergini), sia su campioni prelevati dopo 1 e 2 mesi di esposizione al gasolio, a temperatura ambiente. Dalle prove eseguite sui sette campioni di geomembrane a contatto con gasolio per un periodo massimo sino a due mesi, si evidenzia che: – Le geomembrane che più assorbono gasolio sono quelle a base di polietilene a bassa densità (VLDPE), di polietilene modificato e armato e di CHD, mentre le geomembrane a base di polietilene ad alta densità (HDPE) e di polivinilcloruro (PVC) risultano assorbire minime quantità di gasolio. – L’azione del gasolio sulle geomembrane a base di polietilene ad alta densità (HDPE) non provoca variazioni notevoli delle caratteristiche a trazione e a lacerazione; lo stesso vale per le geomembrane a base di PVC, anche se i valori di resistenza e deformazione risultano essere più bassi. Per i campioni di geomembrane a base di CHD, di polietilene a bassa densità (VLDPE) e di polietilene modificato e armato l’azione del gasolio provoca una diminuzione dei valori di resistenza e di deformazione.

Progetti

Commenti