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Valutazione dell’adeguatezza delle risorse per la regolazione di frequenza: specifiche per l’estensione multizonale dell’analisi

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Valutazione dell’adeguatezza delle risorse per la regolazione di frequenza: specifiche per l’estensione multizonale dell’analisi

La prima attività descritta fornisce le specifiche per applicare, a modelli multi-area di rete elettrica, la procedura “SeTA” per il calcolo delle quantità minime necessarie di regolazioni veloci della frequenza. La seconda riguarda l’aggiornamento della procedura “GRIDFLEX” per la verifica di adeguatezza delle risorse disponibili per le regolazioni convenzionali: sviluppo del metodo calcolo del mutuo soccorso tra zone, analisi del requisito di regolazione primaria in base alle regole europee.

La diffusione della generazione da fonti intermittenti di energia rinnovabile e la contestuale decarbonizzazione comportano la diminuzione dell’inerzia di sistema e delle risorse tradizionalmente usate per la regolazione di frequenza di rete. È pertanto necessario valutare, su scenari evolutivi, i fabbisogni di regolazioni veloci innovative e regolazioni tradizionali, per valutare l’adeguatezza delle risorse di flessibilità a supporto dell’adozione di opportune misure di lungo termine.

 

Il documento presenta due attività. La prima riguarda la definizione di specifiche, per l’applicazione a modelli multizonali, della procedura “SeTA” (SErvizi innovativi: Tuning Automatico) dedicata al calcolo delle quantità minime necessarie di regolazioni innovative veloci della frequenza di rete (inerzia sintetica e regolazione primaria veloce). Le specifiche riguardano: la semplificazione di un dato modello di sistema elettrico da nodale ad aggregato multi-area, sulla base della definizione di aggregati di macchine sincrone coerenti tra loro; la definizione di un modello lineare dell’equivalente multi-area; il dimensionamento ottimo delle regolazioni.

 

La seconda attività riguarda l’aggiornamento del metodo di calcolo dei volumi di riserva di potenza approvvigionabili attraverso il mutuo soccorso tra zone di mercato, integrato nella procedura “GRIDFLEX” (GRID FLEXibility) dedicata alle valutazioni di adeguatezza delle risorse di flessibilità per le regolazioni tradizionali primaria, secondaria e terziaria di frequenza. Il metodo, basato su ottimizzazione lineare, consente di considerare il soccorso tra tutte le zone interconnesse, anche se non confinanti, e consente l’esecuzione del calcolo in tempi inferiori a 8 minuti (12th Gen Intel® Core™i5-1245U 1.60 GHz. RAM 32.0 GB), sul sistema multizonale elettrico italiano per 8760 ore annue.

 

L’applicazione all’anno 2030, nelle ipotesi di decarbonizzazione del parco termoelettrico e di introduzione di 6 GW di sistemi di accumulo, non ha evidenziato potenziali significative criticità. La maggiore criticità riguarda la copertura del fabbisogno di regolazione terziaria di sostituzione a salire nella zona Centro Sud, in cui sono comunque determinate sole 64 ore/anno potenzialmente critiche e una riserva oraria media mancante nelle ore annue pari a soli 2 MW.

 

È stato infine condotto un approfondimento riguardo alla regolazione primaria, considerando il requisito che risulta per l’Italia dall’interconnessione con il sistema europeo continentale, ossia una quota di riserva nell’ordine di 300 MW. L’applicazione del requisito nello scenario 2030 non ha evidenziato rilevanti inadeguatezze.

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