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Valutazione integrata delle pericolosità geologiche per il sistema elettro-energetico italiano: individuazione di un caso pilota strategico

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Valutazione integrata delle pericolosità geologiche per il sistema elettro-energetico italiano: individuazione di un caso pilota strategico

La conoscenza delle forzanti sismiche e geologiche cui possono essere sottoposti gli elementi nevralgici del Sistema Elettro-Energetico (SEE) è fondamentale per garantirne il funzionamento in sicurezza, individuarne i rischi e proporre soluzioni migliorative.

Nel presente rapporto, in continuità con le attività svolte nel triennio di RDS 2019-2021, sono state svolte analisi sulle forzanti sismiche e geologiche che interessano il territorio nazionale e che quindi possono comportare delle criticità al SEE nazionale, in termini di malfunzionamenti e interruzioni della fornitura di energia all’utenza.

 

Rispetto alle pregresse valutazioni le analisi sono state rivolte, oltre che alla Rete di Trasmissione Nazionale – RTN (cabine e tralicci), anche alle infrastrutture energetiche, con riferimento alle grandi dighe italiane, aerogeneratori e campi fotovoltaici. Per tali strutture e infrastrutture sono state analizzate le interferenze con le pericolosità geologiche di base definite dalle cartografie nazionali (sismica, idraulica, da frana, da tsunami).

 

In ottica di approfondire le analisi nelle successive annualità, con particolare riferimento alle pericolosità sismica, sono stati identificati e analizzati metodi da letteratura scientifica per studiare, dal punto di vista modellistico, la pericolosità sismica di un’area pilota, identificata nella regione Campania, con lo scopo di effettuare simulazioni numeriche 3D dello scuotimento al suolo causato da terremoti. Tra quelli analizzati, il metodo numerico agli elementi spettrali di Galerkin discontinuo, implementato nel codice SPEED, è risultato idoneo alle applicazioni e agli scopi dell’attività di ricerca.

 

Anche per la franosità, in ottica di approfondire tale aspetto sull’area scelta come “caso pilota” per le analisi che seguiranno, è stato sviluppato un primo approccio per la valutazione della suscettibilità spaziale da frana.

 

L’obiettivo è quello di arrivare, a fine triennio, a definire un workflow che raccoglie le best practice e le linee guida derivanti dai due tipi di analisi, sismica e da frana, e di replicarla, con le opportune comparazioni e associazioni, alla scala nazionale per le aree in cui insistono infrastrutture strategiche del SEE.
Le analisi sono svolte con l’obiettivo di fornire utili strumenti ai fini della mitigazione del rischio, dell’incremento della resilienza del SEE nazionale e per pianificare, in maniera adeguata, eventuali interventi preventivi e protettivi.

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