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Valutazioni sulla stabilità di frequenza e sui requisiti di inerzia e potenza di cortocircuito nel sistema elettrico italiano: modelli e strumenti integrati

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Valutazioni sulla stabilità di frequenza e sui requisiti di inerzia e potenza di cortocircuito nel sistema elettrico italiano: modelli e strumenti integrati

L’attività descritta ha esteso a tutte le zone di mercato del sistema nazionale la procedura di verifica di adeguatezza delle risorse di flessibilità. È stato inoltre affinato il modello adottato per il calcolo ottimo delle quantità necessarie di regolazioni veloci di frequenza. Sono state infine elaborate le specifiche per l’evoluzione integrata dei relativi strumenti di simulazione.

La transizione energetica comporta una larga diffusione della generazione da fonti di energia rinnovabile e la contestuale riduzione della generazione termoelettrica. Ne deriva una diminuzione delle risorse per la regolazione di frequenza, l’inerzia e la potenza di cortocircuito, da compensare con altre risorse e soluzioni. Valutazioni di adeguatezza delle risorse di flessibilità per la stabilità del sistema elettrico sono quindi imprescindibili: il documento presenta tre attività in merito.
La prima attività riguarda l’aggiornamento dello strumento per la valutazione mono-zonale (su equivalente monosbarra) di adeguatezza delle risorse per la regolazione di frequenza convenzionale (regolazione “lenta”: primaria, secondaria e terziaria) e per la potenza di cortocircuito. Lo strumento è stato aggiornato per analisi multizonali della riserva di potenza attiva ed è stato predisposto per sviluppi multizonali in merito alla potenza di cortocircuito. L’applicazione ad uno scenario nazionale al 2030 ha mostrato potenziali criticità nella copertura dei requisiti di riserva secondaria e terziaria, legate alla scarsa disponibilità di generazione termoelettrica derivata da assunzioni di significativa decarbonizzazione.
La seconda attività riguarda l’evoluzione della procedura “SeTA” (SErvizi innovativi: Tuning Automatico) per l’ottimizzazione di servizi di regolazione ultra-veloce di frequenza. È stato implementato un nuovo approccio iterativo che migliora l’accuratezza nell’identificazione di modelli equivalenti output-error del sistema elettrico usati per il dimensionamento delle quantità necessarie di regolazione. Il nuovo approccio, già nella fase di identificazione, considera il contributo delle regolazioni innovative. L’applicazione a uno scenario del sistema sardo al 2030 evidenzia che la regolazione primaria veloce è fondamentale. Un contributo di inerzia sintetica si dimostra necessario in caso di non implementazione dei tre nuovi compensatori sincroni previsti.
La terza attività riguarda la definizione di specifiche per una piattaforma d’analisi integrata delle risorse di regolazione lenta e ultra-veloce di frequenza. Alla luce degli sviluppi conseguiti nelle procedure di calcolo sopra descritte, appare prioritario automatizzare l’acquisizione dei risultati delle simulazioni di mercato preliminari all’analisi.

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